da qualche giorno è attivo il nostro profilo pinterest, dove saranno raccolte le più belle immagini di architetture, comunicazione ed arredamenti di teatri, cinema, locali pubblici, spettacoli, home teatre, schermi cinematografici, mobili imbottiti, vele fonoassorbenti, pannelli ignifughi e altri ritratti di bellezza.
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Paolo, figlio di Enzo Jannacci, racconta in questa biografia il padre, ricucendo frammenti di serate in teatro e giornate della Milano degli anni '70. Ed in questa storia non manca il curioso episodio di un sipario che prende fuoco.
"Quando un assistente, cercando di capire da dove venisse quel fumo, toccò il sipario, la stoffa prese fuoco di colpo! Una vampata tipo il film Inferno di cristallo. Una luce di una quinta si era spostata e toccando il sipario lo aveva bruciato creando la brace, appena datogli un po' di ossigeno, il sipario prese fuoco... per fortuna era un velluto relativamente resistente alla fiamma e sia i Vigili del Fuoco sia il nostro amico e road manager Carlo Bottos riuscirono a spegnerlo senza grande fatica. Il commento di Enzo fu: "Uhé Carlo, piano con gli effetti speciali!" La serata andò bene... ma dovemmo lavorare altre due serate gratis per ricomprare il sipario!" da Aspettando al semaforo. L'unica biografia di Enzo Jannacci che racconti qualcosa di vero, di Paolo Jannacci Tutta italteatriOpera in un click? Eccolo: su www.italteatri-operapulia.business.site
L'arte del cucinare è sempre più protagonista della cultura occidentale di inizio millennio. In televisione si susseguono programmi tv, daLa prova del cuoco a 4 Ristoranti, al celebre Masterchef, ecc. Ora la rappresentazione teatrale, nell'interpretazione dello Studio Makio Hasuike & Co, va in scena anche nell'arredo domestico, attraverso il design firmato per Aran Cucine, con un mobile finito in un "nero" tradotto in un fenix grigio, un materiale altamente tecnologico, sviluppato in una particolare nuance. Chissà se avranno preso ispirazione da The Kitchen, la rappresentazione del drammaturgo inglese Arnold Wesker, uscito anche per i tipi di Oberon Books Ltd editore (a quattro mani con Federico Garcia Lorca), spesso proposta in scena anche in Italia e con notevole successo.
In foto l'interpretazione promossa dal Teatro Stabile di Genova. Tutto quello che avviene sul palcoscenico appare sempre così meraviglioso e magico. Ma, come avviene per i giochi di magia, il trucco c'è ed è un'arte elaborata. Per scoprirla bisogna superare il limete segnato dalla coltre di velluto del sipario, che serve a soffocare i rumori che si producono durante il cambio di scena. Una interessante descrizione di questo spazio scenico ce la fa Benedetta Dalai in questo articolo pubblicato su "Lavorare nello Spettacolo". Dalai ci racconta la scenotecnica, il palcoscenico, l'utilizzo dello spazio scenico e il lessico teatrale.
Non perdetevelo! ...e prendete appunti anche sulla bibliografia della Scenotecnica:
Gli esperti di marketing penserebbero che questo post, redatto facendo leva su un bell'articolo della giornalista e critica d'arte Beba Marsano, potrebbe sembrare troppo provinciale ed intimista, perché tra i teatri proposti mettiamo due foto del piccolo teatro di Nardò, che si discosta per profilo e dimensioni da tutti gli altri. Ma il teatro è emozione... e l'emozione è il carburante che mette in moto le nostre idee in questo magnifico lavoro. Per questo non possiamo sottrarre a questo magnifico libro delle emozioni il teatro della nostra città, al quale siamo maggiormente affezionati.
Ed ecco allora i nostri 15 teatri più belli del mondo. Qui l'articolo originale, pubblicato su STYLE magazine e... scoprite a quale abbiamo soffiato il posto! – Hai il ruolo più importante di tutti. – Addetta al sipario? – Nessuno può vedere lo spettacolo se il sipario è chiuso! (i Simpson) L'arte della scenografia e gli esperti di scenotecnica hanno sviluppato numerose tecniche per gestire l'apertura di un sipario di boccascena ed aggiungere magia al teatro. La nostra sartoria ha accumulato un know-how specificio, studiando i sistemi di confezione più adatti all'apertura del drappo che separa il cuore del palcoscenico dagli spettatori. Questo drappo viene confezionato su misura con tecniche specifiche e e con diversi tipi di tessuto ed apertura, in relazione alle esigenze scenografiche. Può essere confezionato in uno o più teli, piano o drappeggiato e la ricchezza del sipario può essere scelta a piacere, assecondando le esigenze di stile di progettisti e coreografi.
Una scelta che impone, di volta in volta, un approfondimento rispetto al rapporto tra le moderne macchine di scena ed il sipario. Questo il link! Nasce in Italia "Coex", il tessuto naturale ignifugo ed eco-friendly sviluppato da due aziende italiane di antica tradizione, che si candida a colmare il gap tra le esigenze di produzione di tessuti sicuri (ignifughi) e quella di privilegiare i tessuti naturali ed ecosostenibili. Si tratta di tessuti naturali che soddisfano gli standard di sicurezza antifiamma, con una forte attenzione per comfort e la morbidezza delle fibre naturali ma anche la solidità e la brillantezza dei colori. Il tessuto Coex è realizzato con polimeri cellulosici estratti da fibre di origine vegetale (lino, viscosa, cotone) reso ignifugo utilizzando in processo produttivo che non prevede alcuna ripercussione a livello ambientale.
Coex viene presentato come un prodotto riciclabile, biodegradabile e anallergico, ottenuto con la modifica della struttura molecolare della cellulosa attraverso l’impiego di sostanze eco-compatibili tra i quali, ad esempio, il fosforo (realizza un effetto barriera contro il fuoco); l’azoto (diminuisce l’ossigeno a disposizione riducendo la capacità di combustione); lo zolfo (destruttura la cellulosa rendendola resistente al processo di combustione). Questo tessuto, nato dalla collaborazione tra due imprese italiane, più che una innovazione è una vera rivoluzione. Si tratta di un sistema di produzione che da vita ad un tessuto anallergico e biodegradabile, che non fonde, non gocciola e non produce fumi tossici. Di quell’ “opera eccellente”, considerata tra i più bei sipari dipinti e paragonata ad un “prezioso quadro da Galleria”, l’amministrazione comunale sta da tempo lavorando perché torni a risplendere e ad essere nuovamente il sipario del nuovo Teatro Galli restituito alla città.
Senza dubbio alcuno i teatri storici costituiscono un patrimonio architettonico d'arte in senso ampio (contenitori d'arte per l'arte s'è detto) di enorme rilevanza per tutto il territorio nazionale. In particolare, con la presenza di oltre ottanta teatri storici distribuiti sul suo territorio, l'Emilia-Romagna - analogamente ad altre regioni confinanti quali Toscana, Veneto e Marche - può con giusta ragione definirsi "terra di teatri", indicando con questa espressione oltre che la ricchezza di vestigia architettoniche anche la diffusione di profonde tradizioni teatrali.
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