il tessuto ignifugo: La sicurezza prima di tutto.

Una sostanza si dice ignifuga (dal latino ignis «fuoco» e fugo  «mettere in fuga») quando viene usata per impedire o limitare la combustione di materiali.
Attualmente l'ignifugazione viene ottenuta attraverso miscele di prodotti chimici e viene integrata nella produzione di materie prime o applicata a materiali finiti di facile accensione come carta, legno, tessuti. 
Un materiale trattato viene definito, per estenzione, materiale ignifugo, ovvero non infiammabile. Si tratta, quindi, di un materiale che possiede caratteristiche grazie alle quali viene ridotta o ritardata la sua combustione, mitigando il rischio di innesco o propagazione degli incendi. Questo comportamento di reazione al fuoco viene  osservato e classificato da istituti specializzati, che provvedono ad una classificazione e ad un'eventuale omologazione. 

in questa impressionante sequenza, pubblicata da Trevira Cs diversi anni or sono  (guarda il video), notiamo la differenza di reazione al fuoco tra una tenda in tessuto tradizionale (a destra) ed una in tessuto ignifugo (a sinistra).
La performance antincendio di quest'ultima è di tutta evidenza, sia in termini di propagazione della fiamma sia in relazione alla produzione di fumi e calore. 

​​ItateatriOpera utilizza tessuti ignifughi omologati di altissima qualità ed interviene con vernici e trattamenti ignifughi su arredi in legno, palcoscenici teatrali, strutture lignee, pannellatture fonoriflettenti e pannelli acustici fonoassorbenti.
Nel campo tessile, in particolare, la quasi totalità della produzione tessile ignifuga è riferita a tessuti sintetici (ma esistono anche delle produzioni naturali) o a trattamenti con sostanze sintetiche su tessuti naturali, come il cotone, usato in scenotecnica e scenografia per le sue capacità di assorbimento della luce.
​I tessuti ignifughi, quindi, possono distinguersi in tessili intrinsecamente ignifughi  e tessili ignifugati, ovvero sottoposti a trattamento successivo.

Le classi di reazione al fuoco

La classe di reazione al fuoco viene ottenuta in seguito a test presso laboratori specializzati autorizzati dal ministero, che seguono i metodi di prova stabiliti dalla normativa. La Reazione al Fuoco è quindi la misura di Protezione Passiva assicurata dai materiali e viene attribuita valutando il grado di partecipazione all'incendio di un tessuto  al quale, a seguito di prove, viene attribuito una Classe di Reazione al Fuoco. Per i materiali quali moquettes, tende, velluti ed altri tessuti, parquet,  ecc. le classi sono "1, 2, 3, 4, 5" (all'aumentare del grado di partecipazione all'incendio) mentre i materiali incombustibili sono contraddistinti dalla classe "0" (solitamente ottenuta solo dai tessuti in fibra di vetro).
La classe di Reazione al Fuoco, peraltro, è riferita ad un prodotto nel suo impiego e in relazione alla sua posa in opera (cnvvf).
Ogni tessuto, quindi, potrebbe avere una diversa "Classe" se impiegato come tendaggio o come rivestimento parete ovvero se viene posto in opera appoggiato o incollato su supporto incombustibile o appeso e suscettibile di prendere fuoco da entrambe le facce.
Tant'è che per i mobili imbottiti (poltrone, divani ecc.) viene attribuita una differente classe di reazione al fuoco 1IM, 2IM, 3IM (all'aumentare del grado di partecipazione all'incendio), che viene riferita al complesso costituito da rivestimento, imbottitura ed eventuale interposto.​

Sicurezza in teatro. Un approfondimento di Giuseppe Patti sul suo blog  sicurezzateatro.blogspot.it

"...Presupposto essenziale per garantire la sicurezza antincendio in teatro è che la struttura sia conforme a quanto indicato dal DM 19/8/96 n° 149 che disciplina la regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione , costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e pubblico spettacolo".